Ancora un libro sul rock. Un memoir. Bellissimo. Lo ha scritto Robbie Robertson, grande chitarrista e autore, anche ottimo cantante, soprattutto in possesso di una memoria prodigiosa che gli ha consentito di scrivere le quasi seicento pagine di Testimony.
È la storia della Band attraverso i suoi occhi, la versione di Robertson di una vicenda tanto rutilante e stratificata quanto umana, come umana è la dimensione di un gruppo rock così grande eppure quasi fisiologicamente defilato, famoso ma non quanto la sua importanza meriterebbe.
La quantità di aneddoti, la parata di personaggi celebri (Dylan in primis, ma anche Beatles, Brian Jones, Jimi Hendrix, Martin Scorsese, Neil Young, Andy Warhol, addirittura Salvador Dalì…), il dettaglio calligrafico delle sessioni, i risvolti umani indagati con lucidità spietata, rendono la lettura esaltante e languida. Consigliabilissima.
Qui la mia recensione su Sentireascoltare
[…] indietro (o di lato) rispetto alla febbre del presente, al tour del rientro sulle scene con la Band dopo un disco (Planet Waves) che aveva segnato la rimpatriata (appunto) con la Band, alla crisi del […]
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[…] con lo spirito dei tempi – che rimanda ad esempio ai magnifici Basement Tapes di Dylan con la Band. Ma il punto vero sono questi quasi nove minuti: ballata folk rock, planate prog e pigolii […]
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