Lo scafandro e la passione: I primi 4 secondi di Revolver di Gianfranco Salvatore

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Da un paio d’anni volevo leggere questo libro il cui titolo bastava a schiudere un nugolo di aspettative: I primi 4 secondi di Revolver (EDT, 2016). Dello stesso autore, Gianfranco Salvatore, ho letto anni fa due bellissimi volumi di stampo jazzistico, uno su Miles Davis e l’altro su Charlie Parker, uscendone con la sensazione di un viaggio tanto analitico quanto visionario, di un’immersione nel ventre scuro del crogiolo espressivo con scafandro e strumenti da ricercatore e lo sguardo febbricitante dell’appassionato.

Salvatore è un apprezzato musicologo il cui campo d’indagine è felicemente eterogeneo, i suoi volumi spaziano infatti dal jazz al pop passando dalla techno e dall’avanguardia, da Battisti a Zappa fino ai Pink Floyd, tutti libri che – lo so – prima o poi dovrò leggere perché sono certo che non si riveleranno soltanto all’altezza delle aspettative ma le supereranno di slancio, definendo nuovi livelli e scenari su cui proiettarle. Anche con I primi 4 secondi di Revolver è andata così: senza farla troppo lunga, è uno dei saggi musicali più stimolanti, intensi, lucidi e anche coraggiosi che abbia mai letto.

Gianfranco-SalvatoreLo scenario che affronta è sterminato – dal blues delle origini alle suggestioni indiane dei Sixties, con tutte le evoluzioni, gli strappi e le utopie pop rock accadute nel frattempo – ma Salvatore riesce a tessere una trama robusta e brulicante. Il risultato è un viaggio vorticoso nel cuore vasto e labirintico di una cultura – rock e non solo – che ha spacciato più promesse di quanto non abbia saputo mantenere, ma che personalmente non smetterò mai di ringraziare e amare anche solo per averci provato. Casomai non si fosse capito, è una lettura che consiglio di cuore, un consiglio che spingerei fin sulla soglia della calda e persino invasiva raccomandazione.

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6 commenti

  1. Stefano, a proposito di Miles Davis, c’è una monografia uscita da poco intitolata “Miles Davis 1959 • A Day-By-Day Chronology” scritta dall’unico biografo autorizzato dalla famiglia Davis, con cui si incontra quasi ogni anno l’autore (musicologo e compositore) Enrico Merlin. E’ mio amico e scriviamo e pubblichiamo musica insieme, ma questo è un dettaglio incidentale, e se sei interessato posso metterti in contatto con lui per farti mandare una copia (sarà felice di autografartela…) . Ciao!

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