Ho un vizio: tendo a ricascarci. Soprattutto nei miei errori migliori.
Qualche anno fa ho scritto una recensione di Siamo solo noi, album del 1981 e capolavoro (a mio avviso) di Vasco Rossi. Fu pubblicata sul mai abbastanza rimpianto Mucchio Selvaggio, in una piccola rubrica dedicata a vecchi dischi da riscoprire dal meraviglioso titolo di Time Has Told Me. Di Siamo solo noi scrivevo bene, ovviamente, però chiudevo il pezzo rammaricandomi per cosa Vasco (oggi noto ai fan come “il Komandante”) nel frattempo era diventato. Me ne rammaricai, ok, servendomi di una battuta forse un po’ irriverente. Non offensiva, giuro: ma un po’ irriverente, quello sì.
Risultato: nel giro di pochi giorni uscì un articolo sul principale sito dei fan del Blasco/Komandante in cui mi si accusava di essere, tra le altre cose, ebefrenico (!). Non ritenni di dover ribattere. A stretto giro ebbe inizio però un vero e proprio assedio da parte di utenti FB che con post pubblici mi invitavano (eufemismo) al dialogo (eufemismo), mentre in privato si limitavano a semplici insulti. Tutto ciò, ripeto, per una recensione sostanzialmente positiva.
Mi piace ripensare a come finì: accettai il confronto sul profilo FB di un fan, ponendo come condizione che al primo insulto avrei mollato. E discutemmo. Civilmente. Approfonditamente. Risultato: il conflitto si rivelò per ciò che era, il frutto di una comunicazione interrotta ancora prima di stabilire una reale connessione. Scoprimmo che al di là delle divergenze di vedute ci univano molte cose, tra cui l’amore (ok, non sempre da parte mia era amore, ma rispetto, quello sì) per i primi dischi del Vasco nazionale. Con alcuni di quei fan sono rimasto in buoni se non ottimi rapporti. Ebbene, credo che ci sia una morale da qualche parte, ma non mi scomoderò a cercarla.
Oggi, ho deciso di ricascarci: dopo anni torno a recensire un vecchio disco di Vasco Rossi. Ovvero il più vecchio, l’album d’esordio …Ma cosa vuoi che sia una canzone… Vi anticipo che è una recensione positiva e che finisce con me che rimpiango ciò che Vasco, ormai Komandante, è diventato e chi avrebbe invece potuto essere. Che dire, sono fatto così: se devo ricascare nei vecchi errori, amo farlo per bene. Vi invito a leggerla qui.
Per commenti e discussioni, sapete dove trovarmi.
Addirittura. La parola “ebefrenico” penso di averla sentita solo in una canzone dei Marlene Kuntz!
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Vero? Mi toccò cercare nel vocabolario, ovviamente 😀
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uguale anche per me!!!
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Vasco Vasco .,. Per me dopo Alba Chiara non fu più lo stesso. Lo gestisco ma … con le pinze. E qui mi fermo. O mi uccide un’amica che ha in casa un altarino vasconizziano. Ci sarà sul vocabolario? Vasconizziamo…😬
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