Fra due settimane – il 30 agosto – esce The Gloaming – I Radiohead e il crepuscolo del rock per l’editore Odoya. Sono oltre 300 pagine di parole e immagini dedicate ai Radiohead e agli ultimi 25 anni di rock. Casomai vi venisse il dubbio, sì, il titolo si riferisce proprio a quella canzone.
Penserete: c’era bisogno di un altro libro sui Radiohead? Risposta: probabilmente no. Difatti, se questo libro esiste è proprio perché è stata accettata l’idea di raccontare i Radiohead in un’ottica particolare, ovvero anche attraverso le loro correlazioni con le contemporanee vicissitudini del rock, col modo in cui sono cambiati il ruolo, le prassi di produzione e ascolto, l’idea stessa di rock.
Tanto per sgomberare il campo da ogni sospetto, anticipo che in tutto il libro l’espressione “morte del rock” viene adoperata una sola volta, e soltanto per ribadire che: no, il rock non è morto. Insomma, potrei definirlo un saggio, a tratti un memoir, o più semplicemente una scusa per dire tutto ciò che mi andava su una band e su un genere musicale a cui devo moltissimo.
Non aggiungo altro. Grazie a chi avrà voglia di leggerlo e, casomai, perdonarlo.
P.S.
Il libro si potrà acquistare nelle librerie (ovviamente), nei principali store online oppure sul sito della casa editrice.
P.P.S.
Per evitare di intasare il blog, raccoglierò in un apposito post i link alle interviste e alle recensioni
Bella notizia!
Caro Stefano, prendo nota, lo acquisterò sicuramente dopo le ferie… mi incuriosisce il tuo punto di vista sui Radiohead.
Sbircerò il sito dedicato alla band e il libro.
Scusami se nn ti seguo su fb ma non sopporto il mondo social e specialmente fb.
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Non scusarti, ti capisco benissimo 🙂
Grazie e a presto!
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Son già in fila! Grazie!! Non ero informata!!!!!😀
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Grazie a te!
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In bocca al lupo per le vendite amico mio! 🙂
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Crepi il lupo. Ma sono più interessato ai riscontri, casomai al dibattito. Vedremo. 🙂
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Ah, su questo siamo sulla stessa lunghezza d’onda: anch’io adoro i dibattiti. E infatti quando pubblico un nuovo post non me ne frega nulla delle visualizzazioni o dei Mi piace, ma spero sempre di ricevere tanti commenti: l’interazione con gli altri bloggers è il lato più bello di WordPress. Grazie per la risposta! 🙂
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[…] mai scritto: non una recensione, non un articolino, niente. Non potevo però evitare di citarlo in The Gloaming, di cui riporto qui un […]
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[…] ³ riguardo alle cause, le mie ipotesi – non certo esaustive – le ho affidate a The Gloaming […]
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[…] L’allusione alla linea d’ombra del fattore umano, così drammatica e minacciosa nei Radiohead, nei Pavement assume l’aspetto dinoccolato e cazzone di uno slacker che ha metabolizzato la […]
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[…] qui, vivido, come se non smettesse mai di accadere. Riporto sotto uno stralcio del capitolo di The Gloaming dedicato all’imprescindibile secondo album dei […]
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[…] discendente. Ancora oggi non ho ben chiaro di quanto mi sbagliassi. In ogni caso, se ho intitolato The Gloaming il mio libro sui Radiohead (e sul crepuscolo del rock) lo devo al pezzo che sta al cuore di questo […]
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[…] Di tutta la discografia dei Radiohead, The King Of Limbs è l’album che meno mi convinse durante i primi ascolti. Col tempo, ne ho apprezzato la stratificazione, quella specie di strana intensità differita. Di seguito alcuni stralci del capitolo che gli ho dedicato in The Gloaming. […]
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[…] e montando, crescendomi dentro come un blob ventrale e batterico – sarebbe divenuto The Gloaming, ovvero un tentativo di riflettere su un processo in corso, di raccontarlo per ciò che è stato e […]
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