Fantasma

verde

Ogni tanto mi vengono a trovare delle storie. Lo so, sembra una frase accomodata. Una frase fatta e accomodata. Vi assicuro però che non è così: le storie arrivano, arrivano da sé. Improvvise, sorprendenti, persino inopportune. Scriverle, poi, è un altro discorso. Scriverle, a volte, è un vero casino. Ma lasciamo stare.

Dicevo, ogni tanto arriva una storia. Arriva e, bene o male, dopo un po’ la riconosco. So da dove viene. So le strade che ha percorso, i territori che ha attraversato. Quasi sempre è così, ma non sempre. O non del tutto.

Fantasma è una storia di quelle arrivate un luogo strano, che non sono sicuro di conoscere. All’inizio non capivo se valesse la pena scriverla, era come se non mi appartenesse. Ma adesso lo so. So bene cos’è. So cosa voleva dirmi, cosa voleva dire. Non mi è diventato chiaro subito, no. Ho dovuto aspettare l’ultima frase, l’ultima parola. E lo spazio che segue. Lo spazio che c’è sempre dopo la parola fine.
Adesso sì, è tutto chiaro.

La trovate su Verde Rivista, che ringrazio per avermi nuovamente ospitato. Il link è qui sotto. Buona lettura.

https://wp.me/s2nHuZ-fantasma

3 commenti

  1. torno. letto. quindi la cosa migliore è venire (al dunque) senza troppi giri di parole in 5 secondi.
    : )
    scherzi a parte, mi ha colpito la frase “osserva la porta grigia che dà sulle camerate come se non la riconoscesse”. è sempre interessante (se non illuminante) scoprirsi a guardare le cose da un’altra prospettiva. anche perché il gioco sacco pieno/sacco vuoto dopo un po’ diventa un gioco di alienazione mentale e ci si aggrappa all’idea più rassicurante: “non voglio che cambino le cose”. finché non spunta come un livido viola su un prato a primavera la domanda: “e se non faccessi ciò che ci si aspetta?”
    perché in fondo è proprio vero che “qual è la cosa migliore, non lo sa nessuno”, soprattutto perché la realtà è complessa come la materia grigia (altro che dicotomie buoni/cattivi o bianco/nero) e dunque non esiste una *sola* cosa migliore.
    ad esempio, Luigi incassa le 15000 senza dover succhiare l’uccello di Salvo.
    : )
    non per questo è più salvo o meno salvo di Bamba. ma ha buone speranze di continuare a vivere (come attesta la fame). nel complesso molto piaciuo per scrittura e “sceneggiatura”. compliments.

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